La rete di Eros

Sono felice di mostrarvi qui, finalmente, le tre serate intorno al tema di Eros...

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Valentina Carnelutti e Matteo Nucci a Sarzana, Festival della Mente 2017

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Sarzana, fine estate 2017. FESTIVAL DELLA MENTE. Un'occasione eccellente per ascoltare, incontrare, leggere, fondersi e confondersi con la cultura. Ringrazio Matteo Nucci che ho il piacere di accompagnare nelle sue lezioni attraverso le mie letture, e ringrazio Benedetta Marietti MENTE DEL FESTIVAL che ci accoglie generosa.

Eros è cacciatore. Spinge la selvaggina dentro le «reti senza uscita» di Afrodite. Lo scrisse Ibico in un carme, mentre Saffo meglio di tutti dipinse questa rete e le sensazioni di chi vi si trova dentro: occhi senza sguardo, orecchie che ronzano, sudore che scorre, tremito. Perché la rete degli aphrodisia, ossia i desideri afrodisiaci che confusero Elena di fronte a Paride e che fecero di Zeus un indomabile predatore, è una «trappola erta e irresistibile», come scrisse Esiodo parlando del dono inviato dagli dèi agli umani attraverso il vaso di Pandora. Platone lo giudicò allora il mezzo più potente fra quelli presenti all’interno dell’animo umano e per questo lo scelse: rete invincibile per conquistare i giovani e spingerli alla liberazione dell’anima. Ma come si libera un’anima intrappolata?                                     Matteo Nucci
 

Matteo Nucci è nato a Roma nel 1970. Ha studiato il pensiero antico e curato una nuova edizione del Simposio platonico (Einaudi, 2009). Tra i romanzi, Sono comuni le cose degli amici (finalista al Premio Strega 2010), Il toro non sbaglia mai (2011), pubblicati da Ponte alle Grazie, e Le lacrime degli eroi (Einaudi, 2013). I suoi reportage di viaggio e articoli di cultura escono regolarmente per Il Venerdì di Repubblica. Nel 2017 ha pubblicato È giusto obbedire alla notte (Ponte alle Grazie, finalista al Premio Strega 2017).

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