Oggi alla Casa delle Letterature, leggo Silvia Bonucci!

Piazza dell'Orologio, 3 H.18,00 invito Casa delle letterature (1)Ormai più di dieci anni fa ho conosciuto Silvia Bonucci, abitavamo nello stesso quartiere, Trastevere, lei scrittrice, io attrice. Ci incontravamo spesso, al mercato, al bar di sfuggita, o semplicemente nei vicoli, avevamo orari simili. Un giorno tramite un'amica comune mi ha cercata 'ufficialmente' per chiedermi di leggere brani dal suo libro VOCI D'UN TEMPO a una presentazione... così abbiamo cominciato anche a parlare, a conoscerci un po', sempre con pudore, riservatezza. 

Ci siamo frequentate poco e incontrate tanto, abbiamo condiviso momenti sporadici e molto intensi, ci siamo scambiate opinioni sul cinema e la letteratura, e ho avuto la fortuna di poterle manifestare la mia stima quando la incontravo e di godere del suo sorriso che sembrava arrivare da un luogo segreto e rarefatto.

Silvia è morta e a volte mi sembra solo che è un po' che non la incontro... come se per qualche ragione i nostri orari fossero cambiati, le nostre strade... ho cambiato quartiere.

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E ora l'amica comune Valeria Licurgo mi ha cercata proponendomi di dar voce all'ultimo romanzo, postumo, di Silvia, EMISFERI. Così ecco che torniamo a incontrarci, attraverso la letteratura e in qualche modo il cinema... 


La vita fa di questi regali. Grazie!

Valentina Carnelutti

 

 

 

 

 

 

image007SILVIA BONUCCI

Laureata in lingue all'Università parigina della Sorbona, e dopo aver completato gli studi in traduzione all'École Supérieure d'Interprètes et de Traducteurs, si trasferisce nel 1988 a Roma dove lavora come traduttrice, principalmente nel campo del cinema e dell'arte. Esordisce nella letteratura nel 2003 con il romanzo Voci d'un tempo, che ha vinto nel 2003 il premio Regium Julii e ilpremio Zerilli Marimò[1][2] ed è stato tradotto in Francia e negli Stati Uniti. Nel 2006 pubblica il suo secondo romanzo, Gli ultimi figli, la storia di una famiglia di coloni in Maremma[3]. Nel 2011, pubblica con Sironi editore "Distanza di fuga"[4] ambientato a Genova che narra il dolore di Zoe, il cui padre è stato ucciso alla fine degli anni 70 dalle Brigate Rosse.

È stata una figura importante del movimento dei girotondini[5], ed una delle fondatrici, nel 2002, del movimento "Girotondi per la democrazia", formatosi per protestare contro l'allora governo Berlusconi[6].

È morta a Piombino nel 2015 all'età di 51 anni a causa di un incidente stradale.[7]